L’importanza delle sedute ergonomiche nelle postazioni di lavoro industriali

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Nel panorama industriale contemporaneo, l’attenzione verso il benessere degli operatori e l’efficienza produttiva rappresenta un binomio inscindibile. Al centro di questa evoluzione si collocano le sedute ergonomiche, elementi tutt’altro che marginali nell’organizzazione delle postazioni di lavoro. La loro importanza trascende la semplice comodità, intersecando aspetti cruciali di salute, produttività e ottimizzazione dei processi secondo i principi della Lean Production.

Ergonomia: investire sulla salute degli operatori

L’ergonomia studia l’interazione tra l’uomo e gli elementi del sistema lavorativo, con l’obiettivo di ottimizzare il benessere umano e le prestazioni complessive. In ambito industriale, dove gli operatori trascorrono intere giornate in posizioni spesso statiche o ripetitive, una seduta adeguata diventa uno strumento di prevenzione fondamentale.

Le sedute ergonomiche sono progettate per sostenere la naturale curvatura della colonna vertebrale, mantenendo la lordosi lombare e distribuendo uniformemente il peso corporeo. Questo approccio riduce significativamente il rischio di patologie muscolo-scheletriche, tra cui lombalgie, cervicalgie e disturbi posturali che rappresentano una delle principali cause di assenteismo e inabilità lavorativa. Un operatore che lavora seduto in modo corretto mantiene la concentrazione più a lungo, commette meno errori e sviluppa minori problematiche di salute nel lungo periodo.

La regolabilità rappresenta un elemento chiave:

  • altezza del sedile
  • profondità della seduta
  • inclinazione dello schienale
  • supporto lombare

devono potersi adattare alle caratteristiche antropometriche individuali. Nelle linee di assemblaggio o nelle postazioni di controllo qualità, dove precisione e attenzione sono determinanti, una postura corretta si traduce direttamente in qualità del lavoro svolto.

Le normative sulle sedute ergonomiche per le postazioni industriali

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Le normative sulle sedute ergonomiche per postazioni industriali sono regolate principalmente dal D.Lgs. 81/08 e dalla norma tecnica UNI EN 1335, che specificano requisiti di sicurezza, stabilità e regolazione.

Le sedute devono essere dotate di un sistema di regolazione dell’altezza e dell’inclinazione, devono garantire il comfort e supportare correttamente la zona lombo-sacrale. È importante che siano stabili, resistenti e permettano un movimento agevole, possibilmente con rotelle e base girevole. 

Requisiti fondamentali

  1. Stabilità e sicurezza: la sedia deve essere stabile, non scivolare e non presentare rischi di caduta. I materiali devono essere resistenti e adatti per un uso prolungato (almeno 8 ore al giorno), come indicato dalla norma UNI EN 1335-2:2018.
  2. Regolabilità
    • altezza della seduta: deve poter essere regolata in modo che i piedi siano appoggiati a terra e le ginocchia piegate a circa 90-100 gradi
    • schienale: deve essere regolabile in altezza e inclinazione per supportare adeguatamente la zona lombare
    • braccioli ( se presenti): devono essere regolabili in altezza per consentire alle braccia di rilassarsi con le spalle distese
  3. Dimensioni: la seduta, lo schienale e la base devono avere dimensioni appropriate, definite dalla norma UNI EN 1335-1:2020, che classifica le sedie in quattro tipologie: AX, A, B e C.

4. Comfort: i materiali devono essere confortevoli, traspiranti e facili da pulire

5. Mobilità: è preferibile che la sedia sia dotata di rotelle per facilitare gli spostamenti, ad eccezione dei contesti specifici che richiedono postazioni fisse.

6. Poggiapiedi: se necessario, si può integrare un poggiapiedi, specialmente se la postazione non permette un corretto appoggio dei piedi a terra.

La nostra gamma di sedie e sgabelli ergonomici

Con le nostre sedute di qualità cerchiamo di fornire strumenti di lavoro adeguati, grazie ai quali creare ambienti di lavoro rispettosi delle persone. Un operatore che non deve combattere contro il dolore o il disagio fisico è più motivato, partecipa attivamente al miglioramento continuo (Kaizen) e diventa protagonista dell’eccellenza operativa.

Dal punto di vista degli sprechi, le sedute inadeguate generano Muda nascosti ma significativi. Gli operatori costretti a posture scomode sviluppano affaticamento precoce, riducendo la velocità di esecuzione e aumentando i tempi ciclo. I micro-movimenti compensatori per alleviare il disagio rappresentano movimenti non a valore aggiunto. L’assenteismo per problemi di salute correlati alla postura genera interruzioni nella produzione, necessità di sostituzioni e perdita di know-how specifico.

Ergonomia e Lean Production convergono nell’affermare che il rispetto per l’operatore e l’efficienza produttiva non sono dimensioni contrapposte, ma facce della stessa medaglia. Investire in soluzioni ergonomiche significa costruire un ambiente di lavoro sostenibile, dove la qualità della vita professionale e la competitività aziendale crescono insieme, generando valore duraturo per tutti gli operatori coinvolti.

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