
- Il concetto di magazzino per la Lean Production
- L’azienda virtuosa secondo il Toyota Production System (TPS)
- Le aree funzionali di un magazzino
- I sistemi di stoccaggio
- I ripiani estraibili a corrente per scaffalature esistenti
- I ripiani estraibili a pavimento
- L’intralogistica e la Lean Production
Il concetto di magazzino per la Lean Production
In senso Lean, il magazzino non è uno spazio di stoccaggio statico, ma un sistema dinamico che mira a massimizzare l’efficienza e ridurre gli sprechi (come sovrapproduzione, scorte eccessive e tempi di attesa) per creare valore per il cliente. Si concentra su processi lineari, basso inventario e un posizionamento strategico dei prodotti per minimizzare i movimenti e i tempi di attesa, ottimizzando così l’intero flusso logistico.
Da un punto di vista operativo ci sono due tipi di magazzino legati alla:
- produzione, che necessita a sua volta di un magazzino per le materie prime e i semilavorati per la produzione e di un secondo magazzino per i prodotti finiti;
- distribuzione, che necessita di un solo magazzino in cui transitano solamente i prodotti finiti.
Ai fini di questa newsletter ci limiteremo ad analizzare il magazzino legato alla produzione, con particolare attenzione ai modelli di prelievo degli articoli e al modo in cui può essere stoccata la merce, voci che entrambe incidono sull’efficienza e quindi sulla competitività aziendale.
L’azienda virtuosa secondo il Toyota Production System (TPS)
Secondo il TPS l’azienda virtuosa è quella che riesce a gestire la propria attività azzerando le scorte. Tuttavia l’obiettivo principale è la soddisfazione del cliente che ogni azienda Lean cerca di raggiungere minimizzando le voci di costo che coinvolgono le attività:
- ricevimento
- messa a stock
- picking
- imballaggio
- spedizione
Le aree funzionali di un magazzino
Il magazzino può essere visto come un insieme di aree funzionali, collegate tra loro da un flusso di lavoro. Le principali aree funzionali sono:
- area di ricevimento merce
- area di stoccaggio
- area di prelievo
- area di imballo e spedizione
- area di gestione dei resi, degli imballaggi e dei prodotti obsoleti
Fra le attività di magazzino quelle di picking sono quelle che assorbono la maggior quantità di risorse umane dirette ( ca. 40%-50% degli operatori) e che ricoprono ca. il 60%-70% dei costi totali del magazzino.
I ripiani estraibili a corrente unitamente a quelli a pavimento sono la soluzione ideale per ottimizzare non solo gli spazi, ma anche l’efficienza operativa. Un ulteriore vantaggio offerto dai ripiani estraibili è la possibilità di essere installati su scaffalature esistenti senza ulteriori costi aggiuntivi.
A seconda del tipo di scaffalatura, con prelievo e deposito da lati opposti o dallo stesso lato e a seconda della modalità di stoccaggio ( su pallet, ceste, scatole o materiali sfusi), del tipo di prodotto, della rotazione e della necessità d’accesso diretto alle merci, i ripiani estraibili a corrente e a pavimento consentono una gestione flessibile, ergonomica e in linea con i principi della Lean Production.
I sistemi di stoccaggio
Le aree dedicate al deposito e movimentazione dei materiali possono essere organizzate con o senza scaffalature, a seconda dello spazio disponibile, del tipo di merce e del flusso di movimentazione necessaria.
Il magazzino a “catasta” ( senza scaffalature) è un sistema di stoccaggio in cui le merci, spesso su pallet, vengono impilate una sull’altra direttamente sul pavimento. Questo metodo è vantaggioso per prodotti omogenei e a bassa rotazione o come buffer di stoccaggio temporaneo di prodotti in attesa di essere classificati, stoccati o spediti.
Questo tipo di magazzino non richiede nessun investimento per le infrastrutture e ha un elevato rendimento superficiale, ma presenta limiti in termini di selettività ( è difficile accedere ai prodotti non posizionati in testa o di fronte al corridoio), di altezza ( l’altezza delle cataste è limitata dalla resistenza del prodotto, dal suo imballaggio e tipo di pavimentazione), nonchè di sicurezza ( se la merce è stabile, aumentano i rischi di incidenti).
I magazzini dotati di scaffalature, sebbene richiedano un investimento iniziale significativo, offrono diversi vantaggi rispetto ai magazzini a catasta. Le scaffalature permettono infatti di sfruttare al massimo la superficie disponibile, concentrando grandi quantità di materiale in un’aera limitata. Inoltre, sono sistemi che facilitano il monitoraggio delle merci, dal ricevimento alla preparazione degli ordini, consentendo una localizzazione rapida dei prodotti. Se poi le scaffalature sono dotate di ripiani estraibili, i vantaggi aumentano ulteriormente.
I ripiani estraibili a corrente per scaffalature esistenti
Caratteristiche principali
- Integrazione immediata con scaffalature pre-esistenti
- Sistema a corrente per estrazione fluida e silenziosa
- Portata elevata da 200 kg fino a 1500 kg per ripiano
- Installazione rapida senza modifiche strutturali
- Accesso frontale completo ai materiali stoccati
- Estrazione dal 70% al 100% oppure su entrambi i fronti
Vantaggi operativi
- Riduzione del 70% dei tempi di picking
- Eliminazione di movimenti inutili del personale
- Miglioramento dell’ergonomia lavorativa
- Accesso immediato a tutti gli articoli senza spostamenti
- Ottimizzazione dello spazio esistente
I ripiani estraibili a pavimento
Caratteristiche tecniche
- Installazione a pavimento per massima stabilità
- Sistema telescopico ad alta precisione
- Capacità di carico da 800 kg fino a 1500 kg
- Dotati di maniglie per una facile estrazione
Benefici strategici
- Massimizzazione della densità di stoccaggio
- Riduzione degli spazi morti nei magazzini
- Accesso rapido ai materiali anche da entrambi i lati
- Flessibilità di configurazione per diverse tipologie di prodotti
- Durabilità nel tempo con manutenzione minima
L’intralogistica e la Lean Production
L’intralogistica si occupa della gestione dei flussi di materiali e informazioni all’interno di un magazzino, dal ricevimento delle materie prime fino alla spedizione del prodotto finito. In questo contesto, la Lean Production trova ampia applicazione.
1. Eliminazione degli sprechi (Muda)
- Riduzione dei movimenti inutili degli operatori
- Eliminazione dei tempi di attesa per il reperimento materiali
- Ottimizzazione dei percorsi logistici
2. Miglioramento del flusso (Flow)
- Accesso immediato ai componenti necessari
- Riduzione dei colli di bottiglia nei processi
- Sincronizzazione perfetta tra stoccaggio e produzione
3. Just-in-Time (JIT)
- Facilita il rifornimento puntuale delle linee produttive
- Riduce le scorte intermedie
- Migliora la rotazione dei materiali
4. Standardizzazione dei processi
- Procedure di picking uniformi e ripetibili
- Riduzione degli errori operativi
- Training del personale semplificato
Il Value Stream Mapping (VSM) rappresenta uno strumento fondamentale per visualizzare e ottimizzare i flussi logistici interni. Nell’intralogistica, questa metodologia Lean permette di “fotografare” l’intero percorso dei materiali dal ricevimento alla spedizione, identificando con precisione sprechi nascosti e inefficienze.
Il VSM trasforma l’intralogistica da “centro di costo” a “generatore di valore competitivo”.
Come funziona nella pratica
Il VSM intralogistico mappa ogni movimento fisico dei materiali: dalla ricezione merci ai punti di stoccaggio, dai prelievi alle linee produttive, fino alla preparazione degli ordini. Ogni passaggio viene cronometrato e analizzato per distinguere le attività a valore aggiunto da quelle che rappresentano puro spreco.
I vantaggi immediati
- Visibilità
- Identificazione dei colli di bottiglia
- Quantificazione precisa
- Progettazione
Impatto sui risultati
Le aziende che implementano il VSM intralogistico registrano mediamente una riduzione del 30-40% dei lead time interni e un miglioramento del 25% nell’utilizzo degli spazi. La mappatura diventa la base per decisioni strategiche su layout, tecnologie e processi.