Il diagramma di Ishikawa

Il diagramma di Ishikawa: uno strumento essenziale per la Lean Production

ll diagramma di Ishikawa, noto anche come diagramma a spina di pesce o diagramma causa-effetto, è uno strumento di fondamentale importanza nell’ambito della Lean Production. Ideato dall’ingegnere giapponese Kaoru Ishikawa, questo strumento visuale è ampiamente utilizzato per analizzare i problemi e identificare le loro cause profonde, consentendo così di mettere in atto azioni correttive efficaci.

Cos’è il diagramma di Ishikawa e come funziona

Vediamo come si costruisce il diagramma di Ishikawa:

1. Definire il problema: si inizia identificando chiaramente il problema che si vuole analizzare.

2. Disegnare la spina dorsale: si traccia una linea orizzontale e si scrive il problema alla fine della linea.

3. Identificare le categorie di cause: si scelgono le categorie più appropriate in base al proprio contesto.

4. Iniziare il Brainstorming e generare le cause: per ogni categoria, si avvia un brainstorming con il team per individuare tutte le possibili cause.

5. Collegare le cause: si collegano le cause alla spina dorsale, creando una struttura ad albero.

6. Analizzare il diagramma: si identificano le cause principali e quelle secondarie.

I vantaggi dell’utilizzo del diagramma di Ishikawa nella Lean Production

1. Visualizzazione chiara e immediata: la rappresentazione grafica del diagramma rende complesse relazioni tra cause ed effetti facilmente comprensibili anche da persone non esperte.

2. Stimolo alla collaborazione: la costruzione del diagramma richiede il coinvolgimento di un team, favorendo il brainstorming e la condivisione di diverse prospettive.

3. Identificazione delle cause profonde: andando oltre i sintomi evidenti, il diagramma permette di scavare a fondo e scoprire le vere ragioni alla base di un problema.

4. Prioritizzazione delle azioni: una volta identificate le cause principali, è possibile concentrarsi sulle azioni che avranno il maggiore impatto.

5. Miglioramento continuo: l’utilizzo del diagramma di Ishikawa diventa un’abitudine all’interno dell’organizzazione, favorendo una cultura del miglioramento continuo.

6. Riduzione degli sprechi: identificando ed eliminando le cause alla radice dei problemi, si contribuisce a ridurre gli sprechi e ad ottimizzare i processi.

7. Aumento della qualità: migliorando la comprensione dei processi e delle loro interazioni, si aumenta la capacità di prevenire i difetti e garantire la qualità dei prodotti o servizi.

Le categorie delle cause: le 6M ( o 5M )

Tradizionalmente, il diagramma di Ishikawa utilizza le seguenti categorie di cause:

  1. Manpower (uomo): errori umani, formazione insufficiente, motivazione.
  2. Machine (macchina): guasti, usura, manutenzione inadeguata.
  3. Material (materiale): difetti, qualità scadente, fornitori non affidabili.
  4. Method (metodo): procedure inefficienti, mancanza di standardizzazione
  5. Measurement (misurazione): strumenti di misura imprecisi, mancanza di controlli.
  6. Mother Nature (ambiente) condizioni ambientali avverse, variazioni stagionali. La categoria “Mother Nature”, altrimenti detta “Environment”, viene spesso aggiunta per considerare fattori esterni che possono influenzare il processo.

La tecnica dei 5 Perchè?: un’immersione più profonda

Le cause riscontrate durante la sessione di brainstorming saranno collegate a ciascuna delle 6M e ciascuna di esse porterà alla luce ulteriori sotto cause, che è bene approfondire sempre, attraverso la tecnica dei 5 Perché?.

Come suggerisce il nome, la tecnica dei 5 Perché? consiste nel porre ripetutamente la domanda “Perché?” per almeno cinque volte, partendo dall’effetto osservato e scavando sempre più a fondo nelle cause sottostanti.

Come funziona?
Definizione del problema: si parte identificando chiaramente il problema che si vuole analizzare.
Ad esempio: “Il macchinario si ferma frequentemente.”

1° Perché: perché il macchinario si ferma frequentemente? (Risposta: A causa di un surriscaldamento).

2° Perché: perché il macchinario si surriscalda? (Risposta: A causa di un malfunzionamento del sistema di raffreddamento).

3° Perché: Perché il sistema di raffreddamento non funziona correttamente? (Risposta: A causa di un sensore difettoso).

4° Perché: perché il sensore è difettoso? (Risposta: A causa di vibrazioni eccessive causate da un allineamento errato delle cinghie)

5° Perché: perché l’allineamento delle cinghie è errato? (Risposta: A causa di una manutenzione inadeguata.

Punti chiave da ricordare:
Non fermarsi al primo livello: Spesso la prima causa individuata non è quella più profonda. È importante continuare a scavare fino a raggiungere la radice del problema.
Essere specifici: Le domande devono essere precise e mirate a individuare la causa esatta.
Coinvolgere un team: La tecnica dei 5 Perché? funziona meglio quando viene utilizzata in gruppo, poiché diverse persone possono offrire prospettive diverse.
Flessibilità: Il numero di “perché” non è fisso. A volte possono bastarne meno di cinque, altre volte possono servirne di più. L’obiettivo è sempre quello di arrivare alla causa radice.
Azione correttiva: Una volta identificata la causa radice, è fondamentale mettere in atto azioni correttive per eliminarla definitivamente.
Perché funziona:
Semplicità: È una tecnica facile da comprendere e da applicare.
Efficacia: Permette di identificare le cause profonde dei problemi, anche quelle più nascoste.
Flessibilità: Può essere applicata a qualsiasi tipo di problema, in qualsiasi settore.
Fomenta il pensiero critico: Stimola le persone a riflettere sulle cause dei problemi e a trovare soluzioni creative.
La tecnica dei 5 Perché?, combinata con il diagramma di Ishikawa, è uno strumento potente per analizzare i problemi e migliorare i processi.
Applicandola in modo sistematico, le aziende possono identificare le cause profonde dei problemi, implementare azioni correttive efficaci e raggiungere un miglioramento continuo.

Il diagramma di Ishikawa e le altre tecniche della Lean Production

Il diagramma di Ishikawa si integra perfettamente con altre tecniche della Lean Production, come il 5S, il Kanban e il Kaizen. Ad esempio, può essere utilizzato per identificare le cause alla radice di un problema di disordine (5S), per ottimizzare il flusso di materiali (Kanban) o per individuare le aree di miglioramento continuo (Kaizen). E’ uno strumento versatile e potente che può essere applicato in qualsiasi contesto aziendale. La sua capacità di visualizzare le relazioni causa-effetto e di stimolare la collaborazione di gruppo lo rendono uno strumento indispensabile per migliorare la qualità, ridurre i costi e aumentare la soddisfazione del cliente.

Iscriviti per seguire i prossimi articoli

Richiedi Informazioni

Richiedi informazioni
Privacy Policy